Papilloma virus e condilomi acuminati: eziologia, sintomi, prevenzione e trattamento delle verruche genitali
   01/24/2022 16:48:06
Papilloma virus e condilomi acuminati: eziologia, sintomi, prevenzione e trattamento delle verruche genitali

Chiamati anche “verruche genitali”, i condilomi acuminati sono lesioni neoplastiche di tipo benigno che si manifestano come protuberanze visibili su cute e mucose, in particolar modo nella zona genitale e anale. Si tratta di escrescenze causate dall’infezione virale da Papilloma virus (HPV), una delle principali malattie a trasmissione sessuale.

Delle malattie sessualmente trasmissibili avevamo parlato in maggiore dettaglio in questo articolo di approfondimento.

Quando si parla di condilomi acuminati, ossia una delle principali manifestazioni dell’HPV, è importante specificare che esistono comunque diverse centinaia di sottotipi di Papilloma virus (ma soltanto alcune decine infettano la zona genitale) che si differenzieranno anche per il tipo di manifestazione sintomatica prodotta: verruche alle mani o ai piedi, le già citate escrescenze benigne a livello genitale (chiamate talvolta volgarmente anche “creste di gallo”), o addirittura tumori a carico della zona orale, anale e genitale.

Un individuo può essere contagiato da diversi tipi di HPV contemporaneamente, oltre ad essere molto frequenti  le recidive di questo virus. Si ritiene che il Papilloma virus tenda a colpire più di frequente persone già in condizioni di immunodepressione, quali ad esempio quelle che sono entrate in contatto con il virus dell’HIV.

L’eziologia dei condilomi acuminati

Come accennato, le verruche genitali sono una manifestazione del Papilloma virus, che si trasmette sia tramite contatto sessuale (orale, vaginale o anale) sia attraverso il contatto cute-cute. È rara, sebbene possibile, anche la trasmissione tramite contatto con oggetti contaminati come asciugamani e biancheria intima, mentre è più frequente il contagio causato dalla prolungata manipolazione dei genitali. Allo stesso tempo, è essenziale tenere a mente che anche l’auto-contagio è possibile, ad esempio durante le normali pratiche di igiene intima: il virus che ha raggiunto la zona genitale potrà quindi in modo relativamente facile contagiare anche l’area perianale ed anale attraverso le mani.

Non tutte le tipologie di Papilloma virus causano la comparsa dei condilomi acuminati; questo significa che chi è stato infettato da una forma di HPV che si manifesta con verruche a livello di mani e piedi difficilmente trasmetterà il virus a livello genitale. Il Papilloma virus è tuttavia in grado di nascondersi nella pelle e nelle mucose, così da “proteggersi” da eventuali trattamenti in corso per poi manifestarsi nuovamente in seconda istanza: è questa la ragione per cui ripetere il test HPV periodicamente rappresenta la modalità più efficace per accertare l’eventuale presenza di contagio. Assenza di manifestazioni sintomatiche, infatti, non significa necessariamente assenza di infezione.

La principale causa di trasmissione del Papilloma virus, dunque della comparsa delle verruche genitali, rimane comunque il contatto sessuale non protetto.

I sintomi dei condilomi acuminati: ecco come riconoscerli

I condilomi acuminati sono di norma facilmente riconoscibili. Si presentano come piccole vegetazioni peduncolate, esofitiche, biancastre e verrucose localizzate nella zona genitale (anche in modo isolato) sia maschile che femminile, nell’area perianale e in alcuni casi anche all’interno del canale anale.

Si tratta quindi di piccole protuberanze carnose di colore rossastro caratterizzate da una superficie irregolare, simile a un cavolfiore, che potrà essere sia sollevata che piana e di dimensioni variabili. Possono presentarsi in modo isolato oppure riunirsi in grappoli.

Se non vengono adeguatamente gestiti con trattamenti appropriati, sia topici che farmacologico chirurgici, i condilomi acuminati possono in rare circostanze degenerare in patologie tumorali. Queste lesioni benigne di natura infettiva sono nel 90% dei casi risultato dell’azione dei virus HPV 6 e HPV 11, che per loro natura hanno comunque un rischio oncogeno molto ridotto.

Può accadere che le verruche genitali passino inosservate o vengano ignorate, perché molto spesso si tratta di lesioni sostanzialmente indolori. In alcuni casi potranno invece associarsi a prurito, bruciore e anche perdita di sangue. Altri sintomi legati a questa condizione includono uretrorragia e gonfiore in sede anale e perianale, che comunque andranno indagati con il supporto di uno specialista clinico perché non esclusivi dei condilomi acuminati.

Quasi sempre l’esame visivo da parte del medico è sufficiente per accertare la presenza dei condilomi e quindi confermare la diagnosi di Papilloma virus. Tuttavia, se le lesioni sono presenti da lungo tempo, sarà quasi sempre suggerito anche un prelievo di tessuto con conseguente esame istologico. In alcuni casi, lo specialista potrà inoltre richiedere un’analisi sierologica e immunologica per valutare lo stato delle difese anticorpali del paziente, in modo da definire un protocollo terapeutico più mirato.

Papilloma virus e condilomi acuminati: il trattamento

Il trattamento dei condilomi acuminati si muove su diversi fronti: si procederà con l’applicazione topica di particolari agenti antitumorali o di dispositivi che sfavoriscano la comparsa di recidive o l’ampliarsi delle verruche genitali, con l’asportazione locale tramite bisturi/elettrobisturi o con laser. Si potrà inoltre valutare la crioterapia con l’ausilio di azoto liquido.

Se il paziente colpito è immunodepresso e/o soggetto a recrudescenze e recidive di questa fastidiosa manifestazione del Papilloma virus, sarà contestualmente molto importante supportare le sue difese immunitarie con interferone, somministrato per via intramuscolare o sottocutanea, oltre che con adeguati integratori e modulatori sistemici.

Sarebbe essenziale, nell’ottica di un’ottimale ripresa del soggetto, che il protocollo terapeutico fosse il risultato della stretta collaborazione tra colon-proctologo/ginecologo e dermatologo con preparazione specifica nel trattamento delle malattie sessualmente trasmesse.

Sarebbe anche importante che gli individui che nei tre mesi precedenti la comparsa delle lesioni hanno avuto rapporti sessuali con il soggetto colpito dai condilomi acuminati, e dunque positivo al Papilloma virus, venissero tempestivamente avvisati in modo da potersi sottoporre agli accertamenti del caso.

Si ricorda infine che è disponibile ormai da qualche anno la vaccinazione contro il Papilloma virus, particolarmente indicata per la sua capacità di prevenire efficacemente la comparsa di condilomi acuminati e di tumori localizzati nell’area uro-genitale, risultato dell’infezione da HPV.

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